mercoledì 22 febbraio 2012

25.







Venticinque è il numero che dovrò iniziare a farmi piacere molto presto, prima che sia troppo tardi, prima che sia passato e sia divenuto ventisei senza che io abbia avuto il tempo di viverlo fino in fondo e quindi un altro rimpianto sia riuscito ad aggiungersi alla lista sconfinata di quelli che ho già.
Fotosensibilità riflette la mia predisposizione ad essere impressionata dalla luce, a cui sono legata da un rapporto stile Odi et amo. Quando soffro di mal di testa (molto spesso, aggiungerei) non tollero l'esposizione a qualsiasi fonte di luce, debole o intensa che sia, tanto da dovermi chiudere in una stanza nella totale oscurità.
Al contempo, in corpore sano permettendo, amo guardare ogni cosa quando è illuminata.
La luce riverbera calore, e nonostante io detesti l'estate a causa delle elevate temperature, quando non ho la macchina fotografica con me (molto spesso, aggiungerei anche qui) archivio fotografie nel pensiero per ricordarmi di quanto siano più belle cose case persone se avvolte dall'aria dorata.
In ultimo, ma non per questo meno importanti, ci sono quelle cose case persone che, anche se non illuminate per bene da fonti esterne, mi piace fotografare perché sanno scaldarmi dentro attraverso accortezze parole sostegno fiducia dandomi così quella forza che (poco spesso, stavolta) riesco ad esternare sotto forma di luce personale. E' grazie a loro se, ogni tanto, riesco a far perno su me stessa ed è grazie a te se, ogni tanto, mi vedo bella così. 




L'incipit del fotodiario è fatto, convinciamoci che il meglio debba ancora venire.
Per quanto riguarda l'header, invece, il mio regno per il prestito di una tavoletta grafica.

Intendo conservare l'account su facebook principalmente per l'utilità che esso ha nel tenerci in contatto, ma le fotografie che scatterò d'ora in poi saranno visualizzabili qui e altrove. Chi è interessato ad avere i file originali, non si periti a chiedermeli e, tempo al tempo, li riceverà via Dropbox.
Benvenuti e buona lettura :)